Giochiamola sempre Bianchi, Ranucci: “L’obiettivo? Cogliere l’occasione per migliorare in alcuni aspetti”

16/11/2023

Dal calendario agli obiettivi: le dichiarazioni a tutto tondo del tecnico dei Giochiamola Sempre Bianchi 2012 sul momento di crescita dei suoi ragazzi.

Dopo l’intervista a Walter Blasi, questa settimana è stata la volta di un altro allenatore della rappresentativa dei Giochiamola Sempre Bianchi. Stiamo parlando di Alessandro Ranucci, tecnico che per la stessa società guida la categoria dei 2012, essendo anche Responsabile della Scuola Calcio. 

Mister, questa settimana non giocherete. Un turno di riposo comunque utile per poter ricaricare le pile, ma soprattutto migliorare la condizione e affinare magari dei meccanismi, vero? 
Si, c’è sempre da migliorarsi e tenere alta la concentrazione ad ogni livello, figuriamoci per dei bambini/ragazzi di una scuola calcio quanto siano importanti allenamenti e gare. Allenamenti per migliorare aspetti tecnici coordinativi e soprattutto per atteggiamento. Bisogna sfruttare la gara come test di crescita anche se li aumenta il livello di fattore emotivo, con il quale comunque i ragazzi devono imparare ed essere bravi a trasformarlo in un qualcosa di positivo e non in ansia e paura di sbagliare”.

Dando uno sguardo in generale alla stagione e al calendario: qual è secondo lei in questo momento l’avversario più ostico da affrontare? Uno in particolare oppure vi sentite artefici del vostro destino? 
Di avversari ostici io non farei una classifica. Ogni partita è una storia a se e i ragazzi devono capire da subito che in campo si deve mettere sempre l’atteggiamento giusto: voglia, determinazione concentrazione.  Se lo capiscono ed entrano in campo e mettono tutto quello che hanno , giocare senza la paura di sbagliare e che lo sbaglio fa  parte della loro crescita , per me a questo livello già hanno vinto”.

Dopo il turno di stop come vi preparerete ai prossimi impegni?  
"Direi che ci prepareremo come sempre. E cioè andando a curare aspetti nei quali abbiamo maggiori carenze, cercando di migliorarci nelle scelte e nella qualità delle giocate. E poi, come ho già detto, non si finisce mai di imparare e c’è sempre da migliorarsi. Questo gruppo è passato da giocare a 7vs7 a giocare 9vs9. Quindi in campo si sta in maniera diversa: cambiano le regole e  aumentano i fattori da gestire per questi ragazzi. Divertimento , atteggiamento , coraggio ,determinazione sono la base della loro crescita”.