L’intervista al mister per Sport in Tour

La settimana della “ripartenza” nei campionati di calcio giovanile AICS ci porterà alle gare del Selva dei Pini di Via Pontinia, proprio laddove saranno impegnati i 2011 e i 2015 dell’Academy United Pomezia sia nel derby tra rappresentative rossoblu che contro la Ferratella Bianca, ma non solo.  
In questo week end ci siamo soffermati però sulla società pometina in vista di queste importanti sfide della quattordicesima giornata con il mister Mariano Raparelli. 

Mister, partite di spessore ed un derby in programma per i vostri 2011 e 2015. Sono partite che diranno molto del vostro percorso secondo lei?  
“Si questo weekend abbiamo due gare impegnative: i nostri 2015 sono una squadra creata quest'anno e tra alti e bassi i ragazzi si divertono, per noi questo è il primo obiettivo: DIVERTIMENTO SEMPRE anche se si perde, nessuno deve uscire dal campo con le lacrime. Altrimenti il primo a prendere sono proprio io. Passando al Derby: due squadre molto diverse. La prima con un gruppo storico e qualche innesto l'altra quasi tutta nuova. La mia squadra si trova nella seconda fase dei gironi nel raggruppamento BRONZE avendo perso una sola gara. Dispiace ma come dico sempre a tutti, ci dobbiamo divertire e iniziando a fare un salto di qualità nelle giocate e negli allenamenti”.

Siete ormai una realtà strutturata. Lo dicono i numeri e gli ultimi risultati. Un tuo commento alla vostra situazione attuale con prospettive per il futuro… 
“Allora si, effettivamente in pochi anni siamo riusciti a creare un buon settore giovanile. C'è ancora tanto da lavorare per arrivare almeno vicino alle grandi società che ci circondano. Marconi, Eur Massimo, Roma C5 su tutte. Ma il nostro obiettivo è prima di tutto quello di crescere il più possibile ragazzi con la voglia di divertirsi imparare e rispettare le regole della vita e dello SPORT”. 

Tra poco le fasi finali di Cascia. Sono un obiettivo per voi? 
“NOI come società non prendiamo parte alle finali di Cascia. Non per Aics, nulla contro di loro, ma per una nostra etica”.